FANGO E NEVE CHE è UN PIACERE!!

La preparazione per la maratona di Roma continua in modo alternativo ed altamente divertente

Dopo le ripetute "GHARIB" oggi ho partecipato per la seconda volta ad un Trail,ma non come nell'estate a Morfasso competitivo, ma ad una bella tapasciata tra i sentieri che costeggiano il fiume Savio della vicina Cesena.

Il mio orologio biologico ha deciso per me che le 5 era orario di sbrandamento per urgente bruciore di vescica..e nonostante il mio sforzo di ricucire il rapporto tra me medesimo ed il soffice e caldo letto,costretto alla resa,abbandonavo la mia dimora e con molta calma mi dirigevo nel cuore della Romagna.

Arrivato nel parcheggio di ritrovo con ampio anticipo,mi metto alla ricerca di un bar per stare al caldo.L'ho trovo subito,ma batto sul tempo addirittura i fornitori,tanto che nè le paste nè i giornali sono stati consegnati,il che aggiunto alla porta d'ingresso del bar, che avendo la fotocellula rotta,da aprire in  manuale era una "pietra"mi ha fatto pensare che la giornata non stava poi iniziando proprio bene!!

Poco dopo però l'arrivo del pasticcere mi fa ricredere,il cannolo alla nutella è spaziale,tanto che ne prendo due e nemmeno a farlo apposta arrivano gli 'organizzatori (Pelo)ed altri due suoi amici  e grazie ad un cinquantone di euro che deve essere cambiato mi ritrovo in debito di una colazione..

Mi dirigo alla partenza,dove con metabolismo da pollaio come il sottoscritto,vedo in carne ed ossa il mitico Jane,di cui da mesi leggo ed invidio,trail ed altre corse lontane.

Tra le sue ultime imprese c'è un deserto,ma da quelle giornate calde alla mattinata odierna ci son un minimo 40 gradi in meno,così attendere i ritardatari diventa una piccola tortura per le estremità dei nostri arti coi quali riuscirò a ripristinare una connesione a 5 tacche solo dopo alcuni km di percorso!!

Appena riscoperto di avere ancora dieci dita sia nelle mani che nei piedi decido di riporre la mia termocoperta(un k-way viola )nello zainetto ma la cosa a causa delle ridotte dimensioni del mio camel bag diventa"brigosa"perdo metri dal gruppo..ho capito la gara di oggi sarà un corso intensivo di preparazione di bagaglio in movimento,vedo che qualcuno inizia a notare la mia difficolta e rallenta il passo,ma non voglio essere una zavorra così chiudo il "gap"e grazie ad alcuni volontari riesco a superare "il controllo bagagli alla frontiera"e godermi di nuovo lo spettaccolo della neve che nella notte ha imbiancato le colline circostanti e la quiete che riesce a trasmettere lo scorrere delle acque del Savio nel loro letto...

Come il sottoscritto però,anche il corso d'acqua le sera precedente deve aver bevuto troppo,tanto che avendo"la vescica"gonfia ci costringe ad un percorso alternativo perchè l'attraversamento dello stesso,previsto dallo staff,è impraticabile e ci costringere a fare 3 km di asfalto,ottimo per staccare un po' di fango dalle suole delle scarpe ma un po' meno appagante del percorso in natura..

Ma rientriamo nei ranghi,e dopo ad una salita piuttosto ostile arriviamo al primo gran premio della montagna,dove il fabulus staff ha allestito un primo ristoro a base di crostatona e abbeveraggi vari,nonchè vista panoramica sul belvedere di questo versante appeninico.Il freddo però torna a regnare sovrano e si riparte..risucchiati da una ripida discesa torniamo in breve a riaffiancare il fiume,dove incontriamo altra fauna mattiniero-fangosa,nell'ordine cacciatori con relativi cani,cicloturisti amanti delle gomme grosse tacchettate,qualche gallina e dove la neve è abbastanza consistente si notano evidenti tracce di capriolo o quadrupedi similari..Imboccando la seconda salita ripida che ci porterà nuovamente in quota,cado per la seconda volta ma si sà i fanghi fanno bene alla pelle,la giornata inoltre volge al sereno e anche se mi sento un po' umido non sono più intirizzito come all'alba!Alcuni compagni di avventura iniziano a subire i km,ed il gruppo originario di venti unità comincia a sfaldarsi,così dopo una breve pausa salutiamo chi tramite percorso alternativo torna al campo base,saluto anche il Mitico che di km ne farebbe volentieri ancora ma altri impegni culinari lo attendono,e visto che ad Aprile organizza pure lui una uscita simile magari riuscirò a presentarmi io con una torta,per emulare il pensierino che lui ci ha lasciato all'arrivo!!Proseguimo in una decina,terza salita,forse la più dura della giornata ma potrebbe essere solo una sensazione dovuta ai km che inizian ad essere 25,cado un'altra volta ma sono di buon umore e a forza di sparar cazzate il tempo vola.Salta la benedizione dal parrocco promessa dallo staff in mattinata,sostituita però dal pellegrinaggio alla dimora di un famoso guaritore della zona,che in tempi alquanto sospetti se la giocava con Vanna Marchi a truffare disperati e creduloniAl km 30 e pochi spicci dopo aver superato anche l'ostile odore di arrosto che tutto ti porterebbe a fare in questa fredda giornata tranne che a fare sport,fiancheggiamo l'ippodromo e raggiungiamo le nostre vettureQui,secondo ristoro a base di pasticcini,asciugatura in stile figli della strada e saluti finali.Ringrazio su questo mio spazio,pubblicamente Pelo e gli altri matti non tanto per la bella esperienza ma per avermi fatto tornare alle origini,ed essere sempre più consapevole di non essere solo schiavo del cronometro ma di essere amante di uno sport semplice e salutare,anche se a Roma tornerò ad avere il coltello tra i denti!!